"A quanto sappiamo gli emendamenti che permetterebbero di sbloccare la lunga e difficile vertenza sul salario accessorio dei dipendenti capitolini non verranno inseriti nella Legge di stabilità per decisione del Governo. Gli emendamenti non comportavano spese aggiuntive o trattamenti di favore ma strumenti tecnici per rimuovere gli ostacoli presenti nel sistema. Se fosse confermata questa ipotesi, sarebbe chiara la scelta del Governo di abbandonare Roma e i romani al proprio destino, perché le ricadute sui servizi pubblici saranno inevitabili. Dopo il drammatico epilogo e i grossolani errori della giunta Marino, ci saremmo aspettati degli sforzi concreti per sostenere il commissario Tronca". È quanto si legge in una nota unitaria di Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, rispettivamente segretari generali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl di Roma e Lazio.
"Ormai da quasi un anno i lavoratori del Comune di Roma perdono mensilmente cifre pesanti, anche superiori ai 200 euro. Pensare di affrontare in questa situazione la gestione di una capitale e di eventi come il Giubileo sarebbe da irresponsabili. Paradossale, poi, che si parli di limitare gli scioperi, mentre si maltrattano i lavoratori dei servizi pubblici. Oltre ad essere sbagliato, sarebbe un brutto segnale di restringimento degli spazi di democrazia", aggiungono i sindacalisti.
"I lavoratori sono esasperati: perdono il salario, mentre vedono squalificare e impoverire il proprio lavoro, con cittadini comprensibilmente insoddisfatti. Aspettiamo d'incontrare il commissario Tronca, a cui abbiamo chiesto un incontro urgente. Se fossero confermate le indiscrezioni, è evidente che torneremo a mobilitarci e a scioperare con più forza del passato", concludono Di Cola, Chierchia e Bernardini.