La legge di bilancio 2019 non piace a Cgil, Cisl e Uil. Il 30 novembre, al teatro Tenda di Arezzo, i delegati sindacali delle province di Arezzo, Siena e Grosseto diranno perché e condivideranno le alternative che le confederazioni nazionali hanno messo a punto. I lavori inizieranno alle ore 10 sotto la presidenza di Cesare Farinelli, Segretario provinciale Uil. Dopo l'intervento di Dalida Angelini, Segretaria regionale Cgil, ci saranno quelli dei delegati. Le conclusioni saranno di Ignazio Ganga, Segretario nazionale Cisl.
L'iniziativa è stata presentata questa mattina dai segretari provinciali di Cgil e Uil, Alessandro Mugnai e Cesare Farinelli e da Fabrizio Fabbroni della Segreteria provinciale Cisl che hanno illustrato quelle che sono state definite "proposte concrete su sviluppo, crescita, occupazione, fisco, Mezzogiorno, ammortizzatori sociali e politiche attive, previdenza, welfare. Proposte sulle quali le Confederazioni chiedono un confronto al Governo e si dichiarano pronte a sostenere con tutte le iniziative sindacali. Il nostro obiettivo - sottolineano i sindacati - è ridisegnare il futuro del Paese e fronteggiare una manovra inadeguata e carente di visione strategica".
Le alternative di Cgil, Cisl e Uil? In primo luogo sviluppo, crescita e occupazione: "programmare un graduale incremento degli investimenti pubblici fino al 6% del Pil; aprire una discussione in Europa per lo scomputo degli investimenti pubblici dal deficit; apportare modifiche alla legge sul pareggio di bilancio degli enti locali; sviluppare le infrastrutture e investire in un piano straordinario sulla manutenzione di quelle esistenti; sviluppare le infrastrutture energetiche e digitali".
I sindacati chiedono poi la riforma fiscale e una svolta nella lotta all'evasione con la costituzione di un’agenzia dedicata esclusivamente all’accertamento e al monitoraggio della riscossione e con l'estensione del meccanismo della ritenuta alla fonte anche per i redditi da lavoro autonomo.
Grande attenzione ai temi sociali e alle politiche attive del lavoro: "prolungare la durata massima della cassa integrazione straordinaria oltre i 24 mesi nel quinquennio; allargare e sostenere il ricorso al contratto di solidarietà; rendere strutturale la proroga della Cigs per cessazione di attività e per procedure concorsuali".
Cgil, Cisl e Uil entrano anche sul delicato tema delle pensioni: "stabilire 41 anni di contribuzione per andare in pensione a prescindere dall’età; procedere alla separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale; prevedere misure per le donne come il riconoscimento di 12 mesi di anticipo per ogni figlio; riconoscere il lavoro di cura; eliminare l’attuale meccanismo di adeguamento automatico per aspettativa di vita; realizzare una pensione contributiva di garanzia per i giovani; rilanciare la previdenza complementare; ripristinare dal 1 gennaio 2019 la piena rivalutazione delle pensioni; risolvere i problemi degli esodati e prorogare opzione donna".
Gli altri temi che saranno al centro dell'assemblea del 30 novembre al Teatro Tenda: contrasto alle povertà; aumento del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale; nuove risorse per scuola e formazione; rinnovo del contratto del pubblico impiego.