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Il primo maggio 1947 Salvatore Giuliano e la sua banda sparano sulla folla accorsa a Portella della Ginestra per la festa dei lavoratori provocando la morte di undici contadini e il ferimento di decine di altre persone (le cifre oscillano tra trenta e sessanta). È la prima strage dell’Italia repubblicana, rimasta impunita. Nel settantesimo anniversario del massacro, abbiamo deciso di raccontare l’avvenimento attraverso un particolare e privilegiato punto di vista – il nostro – riproducendo integralmente i documenti conservati presso due archivi storici, quello della Cgil nazionale e quello della Flai intitolato a Donatella Turtura.
Ecco allora il verbale del Comitato direttivo confederale del 2 maggio 1947 convocato d’urgenza il giorno successivo alla strage; l’intervento di Cofferati (audio) il 1 maggio 1997 in occasione del 50° anniversario della strage stessa; le parole di Rinaldo Scheda nel 25° anniversario degli avvenimenti a pochi mesi dalla nascita della Federazione Cgil Cisl Uil; il discorso di Antonio Pizzinato in occasione del 40° anniversario dell’eccidio.
I documenti selezionati e integralmente riprodotti (qui le sintesi) dispiegano, attraverso linguaggi diversi, un percorso complementare tra storia, cultura, rappresentanza e rappresentazione. Lo rilanciamo con la consapevolezza – per utilizzare le parole di qualche anno fa del segretario generale Cgil Susanna Camusso – che l’incontro tra ricerca storica, memoria del sindacato e sensibilità delle istituzioni possa contribuire a rilanciare il dialogo tra le generazioni e dare forza ai principi fondamentali della Costituzione repubblicana.
A cura dell'Archivio storico della Cgil nazionale