Si è svolta ieri sera (13 ottobre) presso la sede della Cgil di Terni, l’assemblea dei lavoratori di Superconti, sull’ipotesi di accordo siglata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Terni, per il passaggio di 37 lavoratori a Coop Centro Italia. L’assemblea che ha visto la partecipazione di quasi tutti i lavoratori potenzialmente interessati al trasferimento (circa 60, tra quelli dell’unità produttiva “Le Fontane” e quelli del supermercato di Borgo Rivo) ha analizzato nel dettaglio, fino a tarda notte, i contenuti dell’ipotesi di accordo, poi sottoposti al voto che si è concluso con l’approvazione unanime dell’accordo stesso, che diviene così operativo.

“Siamo soddisfatti per questo risultato – commenta Desirè Marchetti della Filcams Cgil di Terni – in primo luogo per il mantenimento totale dei livelli occupazionali, che non era per nulla scontato, in una fase di crisi come quella attuale caratterizzata da un drastico calo dei consumi. È evidente, naturalmente, che questo, come ogni accordo sindacale, è frutto di una mediazione tra gli interessi delle parti, raggiunta con senso di responsabilità e in totale condivisione con i lavoratori che, non a caso, hanno approvato, in assemblea pubblica e con votazione all’unanimità, i contenuti dell’intesa nella sua portata collettiva”.

L’accordo prevede l’applicazione del ccnl della distribuzione cooperativa su contratti, da subito, a tempo indeterminato; il mantenimento dei livelli di inquadramento (con il riconoscimento di eventuali differenziali economici favorevoli determinati dal cambio di contratto); l’applicazione dell’integrativo con tempi di maturazione differenziata; l’orario di minimo di 20 ore per i part-time (prima non garantito), con previsione di un percorso di crescita; applicazione dell’accordo sul lavoro festivo e domenicale in essere con Coop, che pone un tetto massimo di 17 domeniche lavorative e la chiusura durante i superfestivi; applicazione del capitolo su relazioni sindacali e organizzazione del lavoro (rispetto di pause, riposi, etc.) come previsto dal contratto integrativo Coop.

“Trattandosi di rapporti di lavoro costituiti ex novo, conseguenti alla chiusura dell’unità produttiva “Le Fontane”, non è stato possibile mantenere gli scatti di anzianità maturati con la vecchia azienda – osserva ancora Marchetti – ma siamo fiduciosi della possibilità di recuperare la perdita economica che si determinerà attraverso l’applicazione di altri istituti presenti nel contratto integrativo, da sempre corrisposti ai lavoratori Coop. In generale, siamo convinti di aver portato a casa un accordo positivo – conclude Marchetti - che prevede una crescita progressiva per i lavoratori, il tutto nell’ambito di relazioni sindacali strutturate, che hanno portato a costruire negli anni occupazione di qualità e crescita professionale per le lavoratrici e i lavoratori”.