"La vicenda dell'appalto per la manutenzione del verde degli stabili Ater sta assumendo connotati drammatici per decine di lavoratori e per gli stessi inquilini degli alloggi". Così, in una nota, Alessandro Capitani, segretario della Cgil di Roma e del Lazio e Luca Battistini, segretario della Filcams Cgil di Roma e del Lazio. "Quel che è peggio, dispiace constatarlo, - continuano - è che tutto sta avvenendo nel più totale silenzio da parte della Regione Lazio. Non sembra destare la benché minima preoccupazione il fatto che ci siano decine di lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, dopo aver curato per anni gli spazi verdi delle abitazioni dell'Ater. Così come non sembra destare attenzione il fatto che nei cortili di quelle abitazioni regni un degrado considerevole, arginato solo dall'intervento degli stessi inquilini".
"Abbiamo tentato in ogni modo di far rispettare i vincoli derivanti dalla legge, dal Ccnl e perfino dalle condizioni dettate nel capitolato di appalto - aggiungono -. La risposta, purtroppo, è stata sempre la stessa. Non c'è nessuna volontà da parte delle aggiudicatarie di riassumere a tempo indeterminato i lavoratori del vecchio appalto. Alcuni di questi, va sottolineato, non percepiscono lo stipendio ormai da sette mesi". "In tutta una serie di incontri, in prefettura, presso la Direzione territoriale del lavoro, presso la stessa committenza (l'assessore di competenza della Regione Lazio non ci ha invece mai ricevuti) - dicono ancora i sindacalisti - abbiamo rappresentato le ragioni dei lavoratori: a una chiara volontà di risolvere la questione si opponeva sempre l’impossibilità di farlo per problemi legati all’ambito territoriale di appartenenza o di carattere normativo.
Il 25 gennaio questa commedia arriverà all'ultimo atto: confidiamo in un ravvedimento delle controparti per evitare un ulteriore peggioramento del contenzioso. In caso contrario attiveremo ogni strumento a nostra disposizione per impedire che decine di famiglie rimangano prive di una qualunque forma di sostentamento", conclude.