“Inaccettabile dover apprendere dalle agenzie di stampa della dismissione e probabile privatizzazione di Lazio Ambiente”. A dirlo sono Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel Roma e Lazio: “Da due anni chiediamo di uscire dall'inerzia per realizzare un piano industriale per un'azienda pubblica che si occupa di igiene urbana in un'importante porzione del territorio laziale. Di fronte a questo immobilismo ci lascia attoniti una scelta calata dall'alto e in modo sbrigativo. È evidente che contro un provvedimento simile, assunto unilateralmente, ricorreremo allo sciopero”.
I sindacati sottolineano che “un settore oggetto di troppi appetiti non può essere dato in pasto ai privati con un atto burocratico, soprattutto se ci si espone al rischio di svendere una società che si è lasciata agonizzare. I precedenti di ricorso a privati nel settore non sono edificanti e quella del privato salvifico è una formula che ha prodotto troppi danni”. L'assessore all'Ambiente Buschini e la giunta Zingaretti, prosegue la nota unitaria, “dovrebbero illustrare ai cittadini, alle forze sociali e produttive, il proprio piano di sviluppo per il completamento del ciclo integrato dei rifiuti. Siamo i primi a sapere che Lazio Ambiente è un'anomalia dal punto di vista gestionale, ma pensiamo che la salvaguardia dei servizi pubblici e della legalità vadano messe al primo posto. Quanto alla salvaguardia occupazionale, attendiamo di leggere il testo, non potendoci limitare alle dichiarazioni”.
Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel Roma e Lazio intendono mettere in campo tutte le azioni di contrasto “per difendere non solo i lavoratori, che non possono essere considerati pedine da muovere a proprio piacimento, ma soprattutto il carattere pubblico di un servizio essenziale, legato alla vivibilità e alla salute delle persone. La giunta regionale dimostri buonsenso, ritiri il provvedimento e apra con urgenza il confronto. Lo sciopero sarà immediato”.