"Dopo Valmontone, anche a Colonna un cambio appalto con esuberi. L’ennesimo cambio appalto fra Lazio ambiente e Ambiente&territorio ha prodotto l’ennesimo risultato di una macchina di produzione di esuberi ad opera delle due aziende di igiene ambientale a capitale interamente pubblico, con la complicità dei comuni che si prestano a questo gioco al ribasso, ottenendo in cambio 'trenta denari' di sconto sul prezzo del servizio". È quanto afferma Fabrizio Samorè, segretario generale Fp Cgil Roma Sud-Pomezia-Castelli.

Le Rsu di Lazio Ambiente avevano manifestano la propria preoccupazione per la situazione finanziaria della società e per le possibili ricadute negative sul servizio, sui lavoratori e sul patrimonio pubblico, e in questa occasione, associandosi alla FP Cgil, hanno sottoscritto una dichiarazione a verbale di denuncia della pericolosa operazione. Nel frattempo, la Regione Lazio, dopo aver presentato un piano industriale, giudicato dai sindacati assoltamene insufficiente, hanno operato una consultazione con i comuni del territorio, di cui non si conoscono ufficialmente i risultati, e il cui effetto concreto è stato aggiungere altri due esuberi in seno a Lazio Ambiente.

"Il continuo rinvio della soluzione positiva delle difficoltà, con la conseguente incertezza, ha ormai generato un clima di sfiducia verso l'assessorato all’Ambiente della Regione, che ha disatteso un’altra volta gli impegni al confronto assunti nelle riunioni ufficiali. La Fp Cgil "chiede alle forze politiche e istituzionali del territorio di assumere una posizione nei confronti della Regione Lazio, del suo presidente e dell’assessore competente, affinché dia risposta alla richiesta di garanzie al territorio, sul fronte della sicurezza e dell’ottimizzazione del servizio, ai cittadini, per quanto attiene l’economicità e il calmieramento delle tariffe, anche attraverso la trasformazione dell'immondizia da problema in risorsa collettiva, all’ambiente con la messa in opera di iniziative, peraltro largamente già sperimentate, di gestione del ciclo dei rifiuti, e ai lavoratori e alle loro famiglie, attraverso la continuità occupazionale, su cui l’assessore Buschini aveva già dato ampie assicurazioni e che viene di nuovo minacciata, e la garanzia di livelli adeguati di sicurezza sul lavoro e di vivibilità sul piano ambientale", conclude il dirigente sindacale.