"Dopo la sottoscrizione dell'accordo che prevedeva la salvaguardia dei posti di lavoro e l'individuazione di un percorso per la risoluzione della vertenza Lazio ambiente, accordo che ha portato alla sospensione dello sciopero, la dirigenza aziendale mostra il suo vero volto. Non solo non convoca la riunione programmata, ma avvia una procedura per collocare in cassa integrazione in deroga 30 lavoratori, scaricando sulle spalle di altri la responsabilità dei costi dei propri addetti. E non è finita: nell'ennesimo cambio di appalto, che sta riducendo ai minimi termini la presenza della società regionale sul territorio, annuncia che entro il 31 dicembre licenzierà due lavoratori non assorbiti dalla società subentrante". Così, in una nota, Cgil, Fp e Filctem di Roma e Lazio.
"Ci domandiamo oggi se la proprietà dell'azienda sia in preda alla schizofrenia, o se si tratti solo di mera inaffidabilità e quindi della volontà, ormai neanche più celata, di liberarsi quanto prima di Lazio ambiente e dei suoi lavoratori, peggiorando la già compromessa situazione ambientale del territorio. Nessun progetto di rilancio, nessun progetto di sviluppo sul territorio, nessun confronto è stato aperto. Solo chiacchiere. Nel frattempo, ai dipendenti restano gli auguri di buone feste del presidente Zingaretti. Auguri, che in questo momento, suonano come una presa in giro, da parte di una politica sempre meno in grado di assumersi il compito di salvaguardare i cittadini e i lavoratori", concludono i sindacati.