(Labitalia) - "Le organizzazioni confederali e dei consumatori hanno presentato alla decima commissione del Senato che sta discutendo la riforma delle professioni non organizzate in ordini e collegi, le proprie considerazioni e proposte di emendamenti". E' quanto si legge in una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil, Federconsumatori, Adiconsum e Adoc.

"Nella convinzione - si legge ancora - che le esigenze reali del paese sono e restano la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, in un quadro di innovazione e modernizzazione, di liberalizzazione e competitività, di sviluppo e occupazione, hanno accolto con favore la volontà del Parlamento di porre fine a decenni di discussioni e di rinvii riconoscendo per legge il ruolo e il lavoro di queste centinaia di migliaia di professionisti".

"Una volontà, inoltre, che - continua la nota - dovrebbe porre fine allo strapotere corporativo degli ordini professionali su un mercato di servizi sensibili per gli interessi e i diritti dei cittadini e dei consumatori. Tuttavia, hanno anche rimarcato le lacune e proposto emendamenti alle forti carenze di una legge che concede di fatto alle libere associazioni professionali una totale gestione autoreferenziale e para-corporativa, che esclude qualsiasi forma di confronto con tutti gli stakeholders interessati in materia di certificazione della qualità e delle competenze, che introduce una forma invisibile di tassazione obbligatoria per i liberi professionisti. Chi ne fa le spese sono sempre i cittadini e i consumatori, privati ancora una volta di garanzie e di tutele".