Basta contratti pirata nelle cooperative, che riducono di oltre il 30% le retribuzioni dei dipendenti. Le tre associazioni di rappresentanza delle cooperative, Confcooperative, Legacoop e Agci fanno fronte comune con Cgil, Cisl e Uil. “Rafforzeremo i controlli - assicura il direttore generale del Ministero del lavoro, Paolo Pennesi - per impedire che si applichi il contratto privato Unci-Confsal, associazioni che hanno una rappresentanza minoritaria, sempre più utilizzato dalle aziende anche in relazione alla crisi. Dopo la circolare di giugno non si potrà più giocare sull'equivoco, le cooperative che non applicano il contratto collettivo riconosciuto dai maggiori sindacati pagheranno forti sanzioni”. “Tra i maggiori ostacoli allo sviluppo delle cooperative ci sono i ritardi dei tempi di pagamento e il costo eccessivo del lavoro – afferma Giovenale Gerbaudo, presidente di Confcooperative Piemonte - ma questi elementi non devono essere un alibi alle imprese. i contratti firmati da associazioni minori distorcono il mercato. E' necessario un coordinamento regionale fra gli otto osservatori provinciali”. In Piemonte ci sono oltre 4.000 cooperative: Agci, Confcooperative e Legacoop ne rappresentano quasi la metà, con 1.910 cooperative, oltre 1.000.000 soci e un fatturato che supera i 13 miliardi.