Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato questa mattina all'unanimità il parere richiesto dal ministro della Giustizia sulla riforma del mercato del lavoro e del regime dei licenziamenti individuali. Il documento è stato approvato con qualche leggera modifica rispetto al testo redatto dal 'togato' indipendente Paolo Corder, dopo che una parte della premessa che conteneva della valutazioni sulla logica dell'intervento governativo era stata sottoposta a qualche critica da parte del consigliere Francesco Vigorito di Magistratura democratica, che vi aveva ravvisato un eccesso di 'adesione' alle scelte operate dal legislatore. Nella sostanza, comunque, il parere del Csm è piuttosto critico nei confronti del disegno di legge attualmente all'esame del Senato: perché interviene sulle procedure senza incidere sulle risorse, e riforme le riforme "a costo zero" non risolvono "il problema della ragionevole durata dei processi" e perché, a giudizio dell'organo di autogoverno delle toghe, con la "duplicazione" del rito lavoristico rischia di rallentare piuttosto che accelerare il complesso dei procedimenti.