"L'Occidente deve sperare nel conflitto di classe in Cina, perché solo così si potranno rivedere in ordine i diritti nel mondo del lavoro". Lo ha affermato ieri l'europarlamentare ed ex segretario della Cgil Sergio Cofferati parlando a Palazzo Tursi all'incontro 'Essere giusti in Cina' organizzato dal Comune di Genova per la 'Settimana internazionale dei diritti'. Lo riferisce l'Ansa.

All'incontro ha partecipato anche il leader sindacale cinese Han Dongfang, arrestato e torturato per 22 mesi dal regime di Pechino dopo le dimostrazioni di piazza Tienanmen nel 1989, oggi esule a Hong Kong, che ha descritto le "numerose violazioni dei diritti umani in Cina". "Per le migliaia di minatori cinesi malati di silicosi è impossibile una diagnosi o una cura della patologia - ha denunciato - il partito e il sindacato unico non lo consentono, gli esami di una diagnosi costano 100 euro, meno di quanto guadagna un minatore in un anno".

"Nel mercato globale si è imposto il modello della competizione basata sui costi - ha sottolineato Cofferati - il modello Fiat in Italia, il modello cinese nel mondo, questo modello se non viene aggredito, ridimensionato e sconfitto, porterà danni rilevanti".