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Ieri al supermercato Esselunga in via di Novoli a Firenze una lavoratrice, addetta alla vigilanza, è stata colpita con due pugni al volto da un uomo, poi denunciato alla polizia. Secondo lui, a quanto si apprende dalle cronache, lei lo stava osservando in modo troppo insistente e ingiustificato mentre pagava alla cassa automatica (carrello strapieno). “Esprimiamo forte preoccupazione per quanto accaduto, già in passato si sono verificati episodi di minacce alle lavoratrici ‘colpevoli’ solo di essersi attenute alle disposizioni aziendali - dice Francesca Battistini di Filcams Cgil Firenze -. Noi continuiamo a sollecitare l’azienda affinché metta in campo tutte le azioni necessarie alla sicurezza dei lavoratori e in particolare delle lavoratrici, che più di altri sono costrette a incrociare questi ‘signori’ alle casse. Le lavoratrici non devono mai essere lasciate sole”.
Il tutto senza contare che, a detta di alcuni testimoni, l’uomo sarebbe tornato, dopo la denuncia, a fare la spesa tranquillamente in quel supermercato. Sullo sfondo, il problema che da mesi colpisce vari punti della grande distribuzione cittadina: l'accaparramento dei prodotti in offerta da parte dei cosiddetti “accaparratori” operanti per organizzazioni sospette (lo scopo sarebbe di rivendere i prodotti in una sorta di “borsa nera”). Aggiunge Battistini: “Sappiamo che l’azienda si è messa a disposizione degli organi competenti per combattere questi episodi: anche noi siamo a disposizione, pronti anche a costituirci parte civile per tutelare chi lavora”.