A distanza di quasi due anni dal licenziamento, i 110 lavoratori delle aziende confiscate al gruppo Aiello di Bagheria sono ancora in attesa di alcune mensilità arretrate, del trattamento di fine rapporto e degli accantonamenti alla Cassa edile. La Fillea Cgil Palermo il 29 marzo ha sollecitato con una lettera l'Agenzia per i Beni confiscati e i liquidatori delle società Ati Grouop, Ediltecnica ed Emar Carlo Catalano e Alessandro Virgara, a trovare i fondi necessari per pagare i lavoratori. “Abbiamo chiesto per la seconda volta all'Agenzia di convocare una riunione per mettere in atto quanto concordato in merito ai pagamenti in un verbale siglato il 30 novembre 2017 - dichiara il segretario generale Fillea Cgil Francesco Piastra -. Nello specifico si chiedeva che se le aziende non fossero state nelle condizioni di pagare con proprie risorse, l'Agenzia sarebbe intervenuta, verificando anche la possibilità di utilizzare fondi erariali”. “Il nuovo incontro – aggiunge Piastra – deve servire a trovare soluzioni immediate e concrete per il soddisfacimento dei diritti dei lavoratori, che si trovano in stato di disoccupazione. E' paradossale che aziende controllate di fatto dallo Stato non adempiano a quanto previsto dal contratto e dalle leggi in materia di lavoro”. Il 6 aprile, in assenza di risposta alla nota, si svolgerà un'assemblea alla Camera del Lavoro di Bagheria per programmare eventuali iniziative di lotta.
Lavoratori ex confisca Aiello: dopo due anni dal licenziamento, ancora niente mensilità arretrate e Tfr
30 marzo 2018 • 14:16