Cgil FP, Cisl Fp e Uil Pa della Lombardia insieme all’assemblea del personale della soprintendenza archeologica della Lombardia, riunita il 3 febbraio 2016 "esprimono contrarietà alla riforma. Un nuovo progetto di riorganizzazione che si aggiunge al recente ed inattuato del 2014, pone gravi dubbi sul perseguimento della mission istituzionale che dovrebbe essere di tutela e di salvaguardia del patrimonio culturale e del paesaggio. Si denunciano inoltre i gravi rischi derivanti dall’unificazione delle Soprintendenze e dal “Parere Unico” nell’ambito delle nuove Conferenze di Servizi che rischiano, nella sostanza, di limitare se non addirittura zittire le voci di contesto specifico che sono ad oggi una positiva realtà della Lombardia". E' quanto si legge in una nota.
"La tutela archeologica, architettonica, paesaggistica, storica e artistica è un’eccellenza dell’intero paese e in particolare della Lombardia dove con risorse umane insufficienti si presidia e salvaguarda il patrimonio, si contrastano gli scavi e i traffici illeciti limitando il consumo del territorio. Si lancia un appello alla società civile lombarda e alla politica chiedendo una presa di posizione a fianco dei lavoratori ma soprattutto del bene comune per apportare le modifiche necessarie al progetto di riforma", concludono i sindacati.