Si allarga sempre più l’azione di rivendicazione contrattuale su salario e orario di lavoro dei lavoratori agricoli del territorio della Bat. Dopo Andria, Bisceglie, San Ferdinando di Puglia, segue la rivendicazione dei lavoratori ortofrutticoli del Comune di Canosa di Puglia, città a vocazione agricola e ortofrutticola con la presenza di magazzini che fanno produzione, raccolta, trasformazione e commercializzazione (non solo sul piano nazionale, ma anche all’estero) di prodotti ortofrutticoli di qualità, nelle cui fasi sono adibiti diverse centinaia di lavoratori e lavoratrici.
Il mancato riconoscimento delle retribuzioni contrattuali ha visto le aziende agricole e ortofrutticole canosine, lungimiranti nell’investire nella qualità delle produzioni del settore agroalimentare, conquistando marchi di qualità ed eticità dei prodotti locali, Igp, aggredendo il mercato anche della Gdo, però, poi, le stesse hanno impedito la valorizzazione della qualità del lavoro, mettendo in secondo ordine i diritti fondamentali del salario e dell'orario di lavoro.
“L’assemblea dei lavoratori agricoli e ortofrutticoli, tenuta presso la Camera del lavoro della Cgil il 25 ottobre scorso, dopo aver rimarcato il disagio che i lavoratori del settore sono costretti a subire sul piano normativo ed economico da parte delle aziende, beneficiarie tra l’altro di finanziamenti pubblici e fiscalizzazione degli oneri sociali, hanno confermato che i salari sono fermi da oltre dieci anni e che, di conseguenza, risultano inferiori a quelli contrattuali”, denuncia il segretario generale della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti.
“Dunque, siamo ancora fuori dalle regole e dal rispetto del contratto. Tutto questo, anche alla luce della recente legge 199/2016 su ‘Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura’, che rende ai lavoratori agricoli e ortofrutticoli giustizia sociale, penalizzando le aziende che continuano a reiterare la difformità del salario e degli orari di lavoro contrattuali. I lavoratori hanno fatto rilevare pesanti incongruenze sul piano dell'inquadramento, dei livelli, delle condizioni di lavoro, evidenziando un fenomeno sempre più crescente d'illegalità diffusa", continua il sindacalista.
"Per tali ragioni, su sollecitazione dei lavoratori, con una nota indirizzata al Sindaco, lo invitiamo a farsi promotore da subito di una convocazione per incontrare le aziende agricole e ortofrutticole più rappresentative. Il tutto, per affrontare il dissenso e il malessere sociale che inizia a manifestarsi tra i lavoratori, che serva a definire un percorso trasparente sul versante delle rispetto dell'applicazione contrattuale”, conclude il dirigente sindacale.