“Se oggi questo Paese è governato da forze politiche che si rifanno a principi lontani a noi, dobbiamo sapere che il nostro compito è ricostruire coesione e tenere ferma la nostra barra dei valori”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Lombardia, Elena Lattuada, dal palco del congresso. “Ho ascoltato la proposta di una mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per il Sud – ha aggiunto -, allora io dico costruiamo una grande iniziativa di difesa di valore del lavoro in tutto il Paese, ripartendo dai territori che sono i nostri punti di forza”.
"In una mattina di lutto in cui si decide di prendere uomini, donne e bambini e spostarli in altri luoghi", come sta accadendo a Castelnuovo, "vorrei però lanciare un segnale di speranza. Una pronuncia del Tribunale di Milano chiama in causa la Corte costituzionale sulle regole regionali per l'accesso all'edilizia pubblica". Il sospetto è che siano discriminatorie. Questo fatto, ha sottolineato, "ha avviato un percorso importante affinché la Corte costituzionale abbia la possibilità di esprimersi su forme di discriminazioni, insomma che si riapra una prospettiva".
All'interno dell'azione sindacale “vogliamo provare a coniugare diritti universali a vantaggio di tutti, questa è la grande forza della nostra contrattazione. In questi anni abbiamo difeso il lavoro in modo puntuale e deciso, costruendo accordi e mediazioni, attraverso una grande quantità di contrattazione”. Dentro il sindacato bisogna coltivare sempre più la collegialità, che “non è quella dei gruppi dirigenti, ma di un 'noi' più grande”.
L'intesa sul nome del segretario generale “va consolidata nelle prossime ore – secondo Lattuada -, adesso nella Cgil non è necessario ricostruire, bensì continuare insieme nel solco di quella che è stata la nostra organizzazione negli ultimi anni”.