“Expo 2015 può rappresentare un volano produttivo e occupazionale, non solo per la città di Milano e per la Lombardia, ma per l’intero Paese. Si è realizzato soprattutto grazie all’apporto fornito da migliaia di lavoratori e lavoratrici, operai, tecnici, che, con una lavorazione a ciclo continuo h 24, hanno assicurato la costruzione di tutte le strutture nei tempi e nei modi previsti. Senza di loro, e senza le migliaia di collaboratori e collaboratrici che operano con accordi di flessibilità, non sarebbe stato possibile avere Expo. Sottolineo poi che durante le fasi di lavorazione ci sono stati sì incidenti, ma nessuno mortale, e anche questo per noi sindacati è un ottimo risultato". Così Elena Lattuada, segretaria generale della Cgil lombarda, in apertura del convegno 'L'orizzonte oltre l'Expo', in corso stamattina a MIlano.
"La nostra iniziativa di oggi è dedicata al dopo Expo, perchè vorremmo evitare che alla fine tutto si risolva con un mega-investimento immobiliare, e che, al contrario, venisse messo a punto un progetto conforme alle esigenze della città, come grande occasione di sviluppo. Noi pensiamo alla realizzazione di un vero e proprio campus universitario, più un'area destinata ad orto botanico, che occuperebbe circa 250.000 metri quadri, dove trasferire il polo scientifico dell'Università statale di Milano, per un costo stimato di 600 milioni, in parte finanziati dall‘Ue. In tal modo, oltre a creare un'area verde a disposizione dei cittadini, si darebbe impulso alla ricerca, sia pubblica che privata, mettendo a punto una sorta di Silicon valley italiana", con ricadute senz'altro positive per il Paese", ha aggiunto la dirigente sindacale.
Lattuada (Cgil Lombardia): Expo volano produttivo e occupazionale
25 maggio 2015 • 00:00