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Quanto le attività produttive ripartiranno, i 26.000 addetti del settore lapideo potranno farlo in sicurezza. Questo grazie al Protocollo con le misure anti-contagio siglato dai sindacati e le organizzazioni datoriali, Marmomacchine e Anepla, associate a Confindustria e che rappresentano 3.000 aziende del settore. La tutela dei lavoratori "resta la priorità assoluta in previsione della ripresa dell’attività produttiva”. Così in una nota i segretari nazionali di FenealUil, Pascucci, Filca-Cisl Federico, Fillea-Cgil, Fiorucci e Fazi.
“Il testo – spiegano – ha il merito di andare oltre però le mere misure specifiche per la salute dei lavoratori, individuando un nuovo approccio nell’organizzazione del lavoro, innovando i modelli di relazioni industriali nel solco già tracciato dal contratto nazionale sottoscritto ad ottobre. La ripresa produttiva dovrà essere caratterizzata da una forte collaborazione tra le parti, per garantire innanzitutto le più alte condizioni di protezione, sicurezza e serenità dei lavoratori, ma anche dalla capacità di cambiare l’organizzazione del lavoro per guardare al futuro".
Una delle novità del Protocollo è l’introduzione di strumenti innovativi come i Car, i Comitati aziendali per la ripartenza. La convivenza con l’emergenza sanitaria, continuano i sindacalisti, "dovrà necessariamente raccordarsi con una nuova organizzazione del lavoro, che ripensi gli orari, i processi produttivi, i carichi, in una nuova logica sostenibile che abbia come obiettivo la sicurezza e il benessere organizzativo dei lavoratori".
Il protocollo, oltre a recepire totalmente quanto previsto dalla normativa nazionale per contrastare il contagio da Coronavirus, prevede tra le altre cose la possibilità di utilizzare parte delle risorse della contribuzione mensile al Fondo di sanità integrativa Altea per integrare la sorveglianza sanitaria. Prevista inoltre la costituzione di un comitato tecnico/scientifico nazionale, che si potrà avvalere di figure tecnico/scientifiche appartenenti a discipline differenziate.
La costituzione in tutte le aziende dei Car ha l’obiettivo di analizzare e elaborare metodi e procedure volte ad un ammodernamento dell’ambiente di lavoro e del modo di lavorare. "In questo momento ci sono circa 26.000 addetti interessati dagli ammortizzatori sociali, oltre l’88% del totale. La ripartenza in sicurezza potrà dare slancio al settore, che resta determinante per l’economia nazionale, con un valore della produzione di circa 2,6 miliardi di euro, un export di oltre 1,8 miliardi e un saldo commerciale attivo annuale di 1,5 miliardi”, concludono i sindacati.