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“La nostra Costituzione sancisce la libertà sindacale, quindi il sindacato non è dei partiti né dei sindacalisti, ma delle lavoratrici e dei lavoratori che devono essere messi nella condizione di poterlo fare e di poter decidere. La Cgil ha depositato in Parlamento una proposta di legge da tempo per chiedere che vengano applicati i principi della Costituzione”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini commentando a 6 su Radio1 le dichiarazioni del candidato premier M5s Luigi di Maio sulla necessità di una riforma dei sindacati.
“Il sindacato – aggiunge Landini – è un'associazione, quindi vuol dire che le persone devono essere nelle condizioni di avere i diritti, di poter esercitare, se vogliono, anche al scelta dell'organizzazione sindacale. C'è molta precarietà, si è intervenuti sulle pensioni, ma tutti questi provvedimenti sono stati fatti con delle leggi in parlamento, non con accordi sindacali. Sono stati fatti da governi di destra e di sinistra che hanno ridotto i diritti delle persone.
“Trovo singolare – conclude – che uno che pensa di andare a governare il paese, anziché porsi il problema di cambiare le leggi, pensa che il problema siano i sindacati. Il problema di un governo dovrebbe essere quello di fare delle leggi, cancellare quelle sbagliate e mettere le persone in condizione di avere dei diritti”.