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"Noi insieme al sindacato europeo, nel 2017, abbiamo fatto ricorso contro il Jobs Act al Comitato europeo dei diritti che ci ha dato ragione". Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo a un convegno sul Green New Deal, osserva che il comitato "dice che il Jobs Act è in contrasto con la Carta sociale europea. Troverei utile che si tenesse conto di quello che dice l'Europa anche per quanto riguarda i vincoli sociali e non solo quando parla di quelli economici".
Il segretario sottolinea che "la Corte ha riconosciuto che una legge che discrimina, che rende più facile il licenziamento e che limita il ruolo dei giudici sia sul reintegro, sia sulla giusta ricompensa è una limitazione delle libertà delle persone. Sono stati ridotti dei diritti ed è necessario che le leggi sbagliate vengano cambiate. Questo è un messaggio molto chiaro affinché si riapra una discussione sui licenziamenti, individuali e collettivi, e per quello che ci riguarda si reintroduca il reintegro di fronte al licenziamento ingiusto".
Landini ricorda che la Cgil ha presentato in Parlamento "una carta dei diritti che chiede di fare un nuovo statuto dei diritti di tutti i lavoratori, anche di quelli che oggi hanno rapporti di lavoro autonomo. I 50 anni dello statuto dei lavoratori non sia solo ricordare quello che non c'è più, ma diventino l'occasione per dare a tutti i lavoratori e lavoratrici un nuovo statuto dei diritti."