Apprezza l’intenzione del ministro Fornero di andare all’Alenia a parlare e ad ascoltare gli operai (“L’incontro è utile e aiuta anche le organizzazioni sindacali”), ritiene le polemiche esagerate e non si aspetta problemi per l’appuntamento di oggi (“I metalmeccanici sanno bene quali sono le regole democratiche, se non altro perché si sono visti togliere il diritto di parola all'interno degli stabilimenti Fiat”) ma critica le scelte fatte fino a oggi dal governo. E sul decreto per gli esodati è scettico. Maurizio Landini, intervistato da l’Unità, rilancia la proposta dei contratti di solidarietà. “Sento parlare di tornare al lavoro o cose di questo genere. Proposte impossibili, perché o le aziende non ci sono più, o hanno modificato i loro piani, e comunque quelle intese sono state firmate sostanzialmente per evitare che altri senza alcuna copertura di reddito andassero a casa. Questo è il tema centrale di oggi. La nostra critica all'intervento sul mercato del lavoro e a quello sulle pensioni nasce dal rischio di trovarci di fronte a licenziamenti collettivi privi di tutele. lo propongo che si facciano incentivi fiscali a chi redistribuisce il lavoro attraverso contratti di solidarietà. Sarebbe una soluzione intelligente, ma purtroppo restiamo inascoltati. Da noi al contrario si continua a defiscalizzare il lavoro straordinario”.

“Molti parlano di modello tedesco – spiega il segretario generale della Fiom –, eppure nessuno ricorda che in Germania si è fatto proprio questo per mantenere il livello d'occupazione. Finché viene prevista la possibilità di avere tanti precari che costano poco, è impossibile invertire questa tendenza. E l'ultimo intervento Fornero non diminuisce affatto le figure atipiche”.