Il leader della Fiom Maurizio Landini, intervistato dal QN, a poche settimane dalla riapertura del tavolo per il rinnovo del contratto di 1,6 milioni di lavoratori ne è certo: contratto di categoria "da rinnovare anno per anno, sul modello tedesco", e apertura della discussione "su orari, organizzazione del lavoro e funzionamento delle imprese, così come su welfare e formazione aziendale".
"Contrapporre il contratto nazionale a quello aziendale é un errore", evidenzia Landini. "Crediamo - e questo sarà confermato dalla proposta di Cgil, Cisl e Uil - che il livello nazionale debba mantenere per tutti i metalmeccanici un ruolo di difesa e aumento del potere d' acquisto. I lavoratori che non hanno contrattazione di secondo livello, circa la metà della categoria, sarebbero condannati ad aumenti nulli o risibili". Sugli industriali che chiedono più produttività e vogliono legare gli aumenti all' andamento di economia e inflazione, "in Italia abbiamo l' età pensionabile più alta e l' orario più lungo. La produttività non si genera solo in azienda, ma é determinata dalle politiche industriali, dagli investimenti, dalle infrastrutture e da altri fattori", osserva Landini. "Per quanto riguarda i rinnovi, accettiamo la sfida: siamo disponibili a sperimentare un modello di contratto annuale, come si fa in Germania, per legare gli aumenti salariali non solo all'inflazione, ma all'andamento generale dell'economia".