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Ripristinare le pensioni di anzianità per alcune categorie di lavoratori e introdurre il reddito minimo di cittadinanza “contro il ricatto della precarietà e per tutelare davvero il diritto allo studio”. Sono queste alcune delle proposte lanciate dal segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini in un’intervista apparsa oggi (mercoledì 13 maggio) sul quotidiano La Repubblica. E sulla scuola, il leader dei metalmeccanici dice che è “arrivato il momento di uno sciopero generale di tutte le categorie, perché la scuola è un problema di tutti, non solo degli insegnanti e degli studenti”.
Landini ha anche risposto al premier Matteo Renzi, che nei giorni scorsi lo ha accusato di far parte della “sinistra masochista”. Francamente non mi sento nemmeno di sinistra, ha detto, “se è di sinistra rendere più facili i licenziamenti dei lavoratori, cancellare le pensioni, non applicare la Costituzione come nel caso della scuola. No, se queste sono considerate cose di sinistra, io non sono di sinistra”. Secondo il segretario generale della Fiom Cgil, ciò che conta sono “le condizioni materiali di chi lavora. Di questo bisogna ricominciare a occuparsi: di come redistribuire la ricchezza, di come far pagare le tasse a tutti, di come combattere la corruzione, di come garantire a tutti l’accesso alla scuola e il diritto alla salute, e non solo a chi ha i soldi. Renzi, però, ha scelto di stare dalla parte delle imprese”.