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"Siamo in una fase in cui la nostra democrazia è esposta a comportamenti spesso violenti, in cui spesso si cerca di far affiorare odio e rifiuto". Lo afferma all'Ansa il segretario della Cgil, Maurizio Landini, nel corso della cerimonia in Piazza Fontana a 50 anni dalla strage. "Quando si nega l'olocausto - aggiunge - o si insulta una persona come Liliana Segre c'è il rischio di chiudersi in individualismi: allora è il momento di scendere in piazza. Nessuno da solo cambia nulla. Ci si salva tutti insieme e non da soli. Dobbiamo far rivivere la nostra Costituzione, in modo particolare sul lavoro. Oggi il lavoro non c'è oppure è precario, dobbiamo diffondere una cultura del lavoro".