“Credo di non aver mai vissuto una stagione così complicata per il lavoro. Non siamo mai stati tanto divisi e frantumati. Le politiche liberiste e l’austerità nell’ultimo decennio e oltre hanno prodotto danni enormi, mettendo al centro non più la persona, ma i mercati e i profitti. Per questo la proposta che portiamo al nostro congresso, che arriva in un momento decisivo, è una proposta di radicale cambiamento”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario della Cgil nazionale, intervenendo all’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Perugina nell’ambito del percorso congressuale della Cgil.
“Il nuovo governo vuole essere governo del cambiamento? – ha detto Landini –. Allora non si facciano condoni fiscali, si ripristini l’articolo 18 e si rilanci una vera politica di investimenti pubblici. Noi siamo pronti al confronto e le proposte contenute nel nostro documento congressuale vanno concretamente in questa direzione”. Perché negli ultimi anni, ha rimarcato il segretario Cgil, molto spesso le lavoratrici e i lavoratori si sono ritrovati a combattere da soli per difendere il proprio lavoro. “È anche quello che avete vissuto qui in Perugina nella vostra dura vertenza – ha detto Landini, rispondendo anche alle sollecitazioni delle lavoratrici – e credo che dopo quell’accordo, che era il massimo che si poteva ottenere in quella situazione, sia necessario tirare fuori le paure, i risentimenti e tutte le preoccupazioni e discuterne insieme, anche litigando se necessario. Ma deve essere chiaro – ha concluso Landini – che se qualcuno pensa di risolvere i propri problemi da solo, allora il sindacato finisce e siamo tutti più deboli. Al contrario, solo attraverso l’unità del lavoro, in tutte le sue forme, possiamo trovare la forza di cambiare”.