(Labitalia) - "Non possiamo ignorare la disperazione di tutti coloro che aspirano ad una vita migliore, più sicura e ad un lavoro dignitoso". Lo ha detto Guy Ryder, ricordando la recente tragedia di Lampedusa. Il direttore generale dell'Ilo, in un video messaggio, ha sollecitato un'azione congiunta dell'Unione europea, dell'Ilo, dei governi e delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, per creare più canali di migrazione regolare e "cogliere l'opportunità di questa conferenza per affrontare il problema con decisione e proporre una road map che risponda in maniera complessiva alle diverse criticità di questo fenomeno globale".

Nel suo video messaggio, Guy Ryder ha spiegato: "aumenta il numero di lavoratori costretti ad accettare condizioni di lavoro scadenti o che cadono vittime di reti criminali che li privano dei loro diritti umani fondamentali e della loro dignità, rimanendo in questo mod o intrappolati in quella povertà dalla quale cercano di scappare". Proprio per proteggere meglio le vittime della tratta di essere umani, l'Ilo ha avviato le procedure per l'adozione di uno strumento normativo specifico che va a completare le convenzioni esistenti sul lavoro forzato. "Si tratta di una nuova occasione per le nostre organizzazioni di unire i loro sforzi per eliminare il lavoro forzato", ha aggiunto, ricordando l'importanza di una maggiore collaborazione tra Unione europea e Ilo.

Guy Ryder ha, inoltre, sottolineato che la direttiva Ue che introduce norme minime relative a sanzioni nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il sui soggiorno è irregolare, rappresenta un buon punto di partenza per proteggere le vittime dello sfruttamento e fare emergere il lavoro non dichiarato.