“Pugno duro contro quei datori di lavoro che pagano le prestazioni con buoni pasto. Condivido la presa di posizione del presidente Rossi, ma il Jobs Act che commina la sola sanzione amministrativa a chi paga lavoratori al nero andrebbe modificato e i voucher aboliti". Così in una nota Mirko Lami, della Cgil Toscana.

"Chi paga attraverso i buoni pasto, oltre a denigrare una categoria fatta anche da imprenditori seri, toglie la dignità ai lavoratori. Per quanto riguarda i voucher, come troppo spesso accade, se ne sta facendo un uso abnorme e che nulla ha a che vedere con le finalità per cui erano nati – continua Lami –. E fu così che molti ragazzi che trovano lavori stagionali, vengono retribuiti attraverso voucher oppure, peggio ancora, con i buoni pasto. Allo stato non mancano certo gli strumenti per accertare questi soprusi. E' vero, le leggi ci sono, andrebbero applicate e in alcuni casi modificate. La Cgil, ad esempio, pensa che i voucher andrebbero aboliti, ci sono i contratti a chiamata per chi deve lavorare in un bar o in un ristornate per mezza giornata, per gli altri ci sono i contratti stagionali”.