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Gli effetti del "bonus Renzi" in busta paga sono ridimensionati dalla Tasi, che arriva sul conto degli italiani "con detrazioni inesistenti". E' l'allarme lanciato oggi (17 giugno) da Federconsumatori - Adusbef, che invitano ad estendere il bonus a pensionati ed incapienti e definire un piano straordinario per il lavoro.
I consumatori scrivono: "Condividiamo l'allarme sulla situazione del nostro Paese lanciato oggi da Confesercenti, anche se riteniamo ancora sottovalutate le stime sulla contrazione del mercato. Solo nel biennio 2012-2013 - a loro avviso - i consumi sono infatti diminuiti del -8,1%".
Se a risollevare la tendenza nel 2014 contribuiranno gli 80 euro in busta paga (per redditi inferiori a 26.000 euro, ndr), i benefici "risulteranno però estremamente ridimensionati a causa della Tasi. Se dapprima, infatti, avevamo stimato che tale operazione avrebbe comportato ricadute positive sulla domanda di mercato del +0,5%, oggi tali previsioni si abbassano allo 0,4%, per via delle inesistenti detrazioni sulla Tasi e dell'inaccettabile condotta dei comuni che, in tal modo, faranno pagare l'imposta sui servizi indivisibili anche a circa 5 milioni di famiglie che prima non pagavano nulla per l'Imu".
"Alla luce di tali prospettive appare evidente la necessità di agire con grande determinazione per ampliare la platea dei beneficiari dei bonus, estendendolo anche a pensionati ed incapienti" - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Inoltre "è indispensabile disporre un piano straordinario di rilancio dell'occupazione giovanile, attraverso lo stanziamento di congrui investimenti per lo sviluppo e la ricerca. In assenza di tale operazione la crescita a cui potrebbe portare la manovra dell'incremento di 80 € in busta paga sarà solo congiunturale e non strutturale".