Dopo il crollo del tetto dell’istituto tecnico Montani di Fermo, Cgil Cisl e Uil delle Marche chiedono “un incontro urgente con Regione, Upi, Anci e Usr (Ufficio scolastico regionale) per fare il punto sulle reali condizioni delle scuole marchigiane e sul piano degli interventi previsti per far fronte alla situazione”.
I tre segretari Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti giudicano “necessario” il vertice “proprio per avere un quadro preciso degli edifici scolastici locali”. I sindacati “esprimono ad oggi una forte preoccupazione – si legge in una nota congiunta –. Secondo il più recente rapporto di Legambiente, datato 2017, relativo ai comuni di Ancona, Pesaro e Macerata, la situazione non è tra le più rosee. Questi tre comuni presentano il 47,2% di edifici costruiti ante normativa antisismica del ’74, contro una media nazionale del 63,6%. Solo l’1,4% è costruito con criteri antisismici e su uno scarso 14,3% è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica. Le tre città esprimono un’esigenza di interventi urgenti per il 16,8% degli edifici; il certificato di agibilità risulta posseduto da un meno di un terzo delle scuole, pari al 30%”.
“E’ ormai tempo che si proceda ad piano straordinario di interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici” – evidenziano i tre segretari regionali -. Occorre intervenire rapidamente e con strumenti idonei per evitare il ripetersi di vicende come quella di Fermo. La scuola è un bene comune e come tale va salvaguardato”.