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Ieri (11 giugno) all'Aran, si è conclusa la trattativa per il ripristino degli scatti di anzianità degli insegnanti maturati nel 2012 e la trattativa sulle posizioni economiche del personale tecnico amministrativo. Il tavolo si è concluso con un accordo che la Flc Cgil però non ha firmato in toto. Il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo ha dato l'ok all'accordo riguardante il personale Ata, ma non ha siglato quello sugli scatti di anzianità.
“Nell'intesa - afferma lo stesso Pantaleo ai microfoni di “Italia Parla” su RadioArticolo1 - ancora una volta si propone uno scambio, una drastica riduzione del Mof, che serve a garantire l'offerta formativa per riuscire a recuperare gli scatti del 2012. Vorrei ricordare che è il secondo taglio. Quindi per quest'anno non ci sono più risorse per le scuole e per la contrattazione e dal prossimo anno avremo un taglio, a regime, di 350 milioni di euro. Una situazione del tutto insostenibile, che indebolisce la contrattazione, la funzione dell'Rsu, ma anche la qualità formativa. In realtà, il governo continua uno scambio tra diritti contrattuali e riduzione dei fondi destinata alle scuole e alla contrattazione”.
“Con questo accordo – continua ancora Pantaleo - non sappiamo che succede per gli scatti di anzianità del 2014. I contratti sono bloccati e non c'è all'orizzonte alcuna intenzione di rinnovarli. Siamo riusciti faticosamente a risolvere la questione delle posizioni economiche del personale Ata, ma anche lì c'è un problema: recuperiamo il pregresso ma dal primo settembre le posizioni economiche non ci sono più. Si tratta di un ulteriore colpo al personale Ata. Ora il tema vero è uno che se non ci sono risorse per i contratti, abbiamo una doppia penalizzazione: sul personale e allo stesso tempo sulla qualità formativa, sulle scuole, che vedono le risorse diminuire ancora”.
“Ormai le scuole non sono in grado più di far fronte all'ordinarietà – denuncia il segretario generale della Flc –, sono costrette a fare i conti con tante emergenze. Penso, ad esempio a quella dei precari, una condizione insostenibile. Fino ad ora non abbiamo visto assolutamente nulla, si è parlato di un ripristino del fondo Mof. Io mi auguro anche sulla base di un ordine del giorno approvato dal parlamento, che questo avvenga, perché se avviene anche noi siamo pronti a ridiscutere. Ma a queste condizioni è del tutto evidente che non firmiamo quell'intesa. Io penso però che su tutta questa partita, sia tempo di passare alla mobilitazione. Per cui lunedì al direttivo porrò la necessità di una mobilitazione a settembre, che io mi auguro sia unitaria e che possa mettere insieme tutti i settori pubblici. Se questo non avverrà la Flc è pronta a andare avanti”.