Quale fu il ruolo delle comunità locali e del sindacato nella ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976? Questo il tema, reso quanto mai attuale dal tragico sisma che ha colpito il Centro Italia, della 10a edizione della Festa regionale di Liberetà, in programma domani, giovedì 15 settembre, all’Hotel Carnia di Venzone (statale Pontebbana, località Carnia).
"Parlare di ricostruzione e del ruolo che in questa ebbe il sindacato – spiega Ezio Medeot, segretario generale dello Spi Cgil Fvg – non è solo un modo per raccontare il passato. È anche una lezione per il presente: non a caso, infatti, ancora una volta la ricostruzione del Friuli viene citata come un esempio. Un modello tuttora ineguagliato, perché fu il frutto di una lungimirante scelta di decentramento amministrativo e di confronto tra le istituzioni locali, la popolazione e le forze sociali. La prima e la più importante pagina di contrattazione sociale scritta in questa regione".
Il dibattito, aperto al pubblico, si aprirà alle 9.30 con l’introduzione di Medeot e il saluto del sindaco di Venzone Fabio Di Bernardo. Seguiranno gli interventi di Gino Dorigo, della segreteria regionale Spi,Giuseppe Dario, segretario dello Spi Pordenone, Cristiano Shaurli, assessore regionale alle risorse agricole e forestali, e Villiam Pezzetta, leader della Cgil Fvg. A trarre le conclusioni sarà Vera Lamonica, della segreteria nazionale Spi.
Alla conclusione dei lavori avrà luogo la tradizionale consegna degli attestati agli attivisti che quest’anno si sono maggiormente distinti per l’impegno nella diffusione di Liberetà, il mensile dello Spi nazionale che dà il nome alla festa e anche al giornale dello Spi Fvg, spedito a oltre 50mila iscritti e che quest’anno si è arricchito anche di un supplemento online.