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A distanza di mesi la nota vicenda della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, la docente di Palermo, sospesa dall'insegnamento lo scorso maggio, per aver "consentito" agli studenti di evidenziare analogie tra le leggi razziali del 1938 e l'attuale decreto sicurezza, non si è ancora conclusa. L'insegnante è tuttora in attesa di una piena riabilitazione da parte dell'amministrazione scolastica.
"Siamo costretti a prendere atto dei mancati provvedimenti di annullamento di una sanzione tanto ingiusta quanto pericolosa per la tenuta dei valori costituzionali, dall’autonomia di pensiero alla libertà d’insegnamento, di cui la scuola è espressione e garanzia", dichiara Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil. "Sono passati mesi e ben due ministri, impegnati a parole a restituire piena dignità alla docente, riconoscendo la correttezza del suo agire e la competenza professionale, ma nel curriculum della professoressa Dell'Aria rimane la macchia di un provvedimento espressione di un clima autoritario e repressivo, fomentato e legittimato da tanta parte della politica, che trova nel Paese ampio consenso".
La Flc Cgil denuncia dunque la "mancanza di volontà della politica e dell'amministrazione scolastica, incapaci di trovare gli strumenti per rimediare a un intervento ingiusto e sbagliato nel metodo e nella sostanza". "Il ministro Fioramonti agisca concretamente per annullare la sanzione alla prof Dell'aria e affermi con fatti concreti il valore e la missione della scuola della Repubblica - conclude Sinopoli -. Condizione imprescindibile per la democrazia del Paese, della quale la libertà d'insegnamento è presupposto e strumento di salvaguardia".