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Il sindacato dei pensionati, unitariamente, ha predisposto una piattaforma “per migliorare il benessere e la qualità della vita degli anziani di Iglesias”. La città regia, per secoli centro minerario di importanza internazionale, è oggi popolata da meno di 28.000 abitanti, di cui oltre un quinto ha superato i 65 anni di età. Una città “vecchia”, con una popolazione anziana, che negli ultimi 20 anni è aumentata del 25% e che crescerà ulteriormente, tanto che si prevede che nel giro di pochi anni quella degli over 65 si trasformerà nella fascia di popolazione più consistente di tutto il capoluogo.
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati di Iglesias hanno deciso dunque di mettere le mani avanti, prevedendo per i prossimi anni un aumento della domanda di attività socio-sanitarie. La città dovrà essere per gli anziani un luogo dove godere di servizi sociali di eccellenza, di assistenza sanitaria dedicata e di un’organizzazione della vita di qualità. Per traguardare queste aspettative, è però indispensabile che l’amministrazione comunale ponga al centro dei suoi programmi per i prossimi anni politiche di sostegno finalizzate a migliorare il benessere delle persone anziane.
Purtroppo, con la grave crisi economica e occupazionale di questi decenni le condizioni di vita sono peggiorate. La maggior parte della popolazione che ha superato i 65 anni è pensionata, dopo aver lavorato nel settore minerario o nelle industrie di Portovesme, ma sono in tantissimi – e in particolare tra le donne – ad avere pensioni basse, con medie che per gli uomini non superano i 1.000 euro e per le donne non superano i 650 euro. Cifre che portano questa parte di popolazione abbondantemente al di sotto della soglia di povertà. Una condizione che gli anziani si trovano a condividere, dati statistici alla mano, con quel 40% di giovani concittadini disoccupati e inoccupati.
Si comprendono bene allora le ragioni che hanno indotto i pensionati iglesienti di Cgil, Cisl e Uil a chiedere “politiche e interventi di sostegno integrati per far trascorrere una vecchiaia attiva, serena e felice all’insegna del benessere e della qualità della vita”. La proposta, che verrà portata il prossimo 6 novembre in un’assemblea pubblica, che si svolgerà nei locali del centro culturale di Iglesias, ha messo insieme una serie di problemi da analizzare con attenzione e portare a soluzione: salute e benessere fisico, aggregazione sociale, trasporti, case di riposo, turismo sociale, sicurezza, rispetto e dignità. “Riteniamo maturi i tempi per sottoporre alla discussione con decisione e determinazione la condizione degli anziani della nostra città nella sua globalità – sostengono i segretari locali delle tre sigle sindacali dei pensionati –, chiediamo perciò all’amministrazione comunale una fase di confronto che porti all’apertura di un tavolo di contrattazione che veda questi temi come argomenti portanti da risolvere”.
Ma prima di aprire il confronto con gli amministratori, Spi, Fnp e Uilp vorrebbero condividere il percorso con le associazioni di volontariato e con quelle culturali e religiose, per arricchire la piattaforma di altri contenuti e suggerimenti validi. “Migliorando la qualità della vita degli anziani – si dicono convinti i tre segretari territoriali – potranno esserci ricadute positive per tutta la città, con occasioni che potranno produrre miglioramenti economici e opportunità di lavoro”. Per questo, spiegano ancora Cgil, Cisl e Uil dei pensionati, la piattaforma sociale e sindacale che sarà portata al tavolo negoziale con gli amministratori comunali della città, verrà replicata in tutti i centri del circondario.