PHOTO
È stata la parola futuro il filo rosso della serata organizzata dalla Flc Cgil a piazza San Giovanni, a Roma, per denunciare i tagli all’istruzione e alla ricerca e affermare che, come recita il titolo dell’iniziativa, ‘La conoscenza costruisce il futuro’.
Sul palco Serena Dandini, assieme a Dario Vergassola, ha presentato gli attori e i cantanti dell’Orchestraccia, Noemi e Fiorella Mannoia, Max Paiella e Sergio Staino, ha intervistato il segretario generale Cgil, Susanna Camusso, e il segretario generale della Flc, Domenico Pantaleo, il giornalista Luca Telese e gli studenti, i ricercatori e gli insegnanti sul cui futuro si addensano le nubi dei tagli previsti dalla legge di stabilità (aumento dell’orario di lavoro a titolo gratuito e negazione dell’indennità di vacanza contrattuale).
Sotto il palco tanti insegnanti delusi e arrabbiati. “Ma quando toccherà a loro (ai politici) ridurre organico e stipendi come fanno con noi?”, si domanda amareggiata Carmela Ruffo, docente di Scienze al liceo, “tutte queste proposte vengono da persone che non hanno idea che cosa significhi insegnare”. Le fa eco una collega: “Piano piano ci hanno dato più classi e più numerose, fino a trenta studenti, non si rendono conto del lavoro che c’è dietro una lezione, non mi aspettavo questo da un governo di professori”.
Gli insegnanti che si sentono bistrattati sono invece un punto di riferimento, dice Susanna Camusso dal palco: “Pensiamo a chi insegna nei luoghi di frontiera, al fatto che i docenti sono uno strumento di integrazione nel nostro paese, ma si parla soltanto di quantità, di ore di lavoro. Si considera la scuola l’ultima ruota del carro, ma la realtà è che in questo paese si considerano i giovani l’ultima ruota del carro”.
In uno dei video proiettati durante la serata, ragazze e ragazzi mostrano una lavagna con i loro pensieri, tutti rivolti al futuro: ‘La conoscenza aumenta la speranza nel futuro’, ‘Uomini senza conoscenza, uomini senza futuro’ e infine Dante: ‘Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza’. Un altro video mostra il lavoro di volontari che con la Flc hanno organizzato laboratori didattici per i bambini terremotati dell’Emilia Romagna. Dal palco la ricercatrice di fisica del Cern, Barbara Sciascia, ha spiegato a cosa serve la ricerca portando l’esempio delle terapie contro i tumori e un altro fisico, Francesco Sylos Labini, ha parlato dei rendimenti della ricerca che, però, sono sul lungo periodo perché “la ricerca guarda lontano e chi lo fa in questo paese?”, domanda Sylos Labini ribandendo che “negli altri paesi si investe in ricerca accademica”.
“Questo paese deve tornare a credere nella conoscenza”, spiega dietro il palco Domenico Pantaleo, “cultura e istruzione sono una risposta alla crisi. Se il paese vuole guardare al futuro, deve recuperare la sua cultura, è una risorsa di cui è ricco e invece viene sottovalutata. Parlare di cultura significa dare valore ai giovani e anche dargli l’opportunità di realizzare i propri sogni. Non è giusto dire loro, come hanno detto esponenti del governo, che devono accettare qualsiasi lavoro”.
Il 20 ottobre piazza San Giovanni sarà il palcoscenico di un’altra iniziativa della Cgil con gli stand divisi per regione di tutte le vertenze di lavoro aperte in Italia. “Vogliamo riempire la piazza di persone per rompere l’isolamento”, ha detto Susanna Camusso. E Vergassola chiude la sua "intervista" alla segretaria con una battuta dal sapore amaro: "Non ha mai la sensazione che il parroco di San Giovanni in Laterano capisca di lavoro più della Fornero? Se non altro vi sente più spesso”.