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Un taglio da 3,5 milioni di euro al trasporto pubblico locale, a partire presumibilmente dal primo di aprile. È il biglietto da visita della nuova giunta regionale dell'Umbria, a guida Lega, confermato oggi, 14 febbraio, anche dall'azienda Busitalia, che effettua il servizio nella regione, in un incontro con le organizzazioni sindacali di settore.
Si tratta di un taglio ben più consistente di quello effettuato dalla precedente giunta lo scorso anno, nel periodo estivo, ma che aveva già prodotto enormi disagi per utenza e personale in una regione di certo non ben collegata come l'Umbria. "Pur non disponendo ancora di un quadro tecnico dettagliato - spiegano i sindacati umbri dei trasporti, che hanno subito aperto una vertenza unitaria - è facile presumere che il taglio si concentrerà in modo pesante nel periodo estivo e in concomitanza delle festività, inoltre colpirà tutte quelle corse a bassa frequentazione di grande valenza sociale, utili a collegare i centri di una regione a bassa densità come la nostra".
In sostanza, i sindacati temono risvolti negativi a più livelli: "Avremo periferie ancora più isolate, chi giungerà da turista in Umbria nel periodo estivo e in concomitanza delle festività non avrà adeguata offerta di trasporto, le condizioni dell’aria di molte nostre città già ai limiti di inquinamento consentiti, peggioreranno e si priveranno i cittadini Umbri, statisticamente sempre più anziani, di un servizio essenziale".
Per queste ragioni i sindacati, Filt Cgil in testa, parlano di "scelta scellerata, condita dall’atteggiamento tutt’altro che disponibile dell’assessore, che ha di fatto estromesso i lavoratori e le proprie rappresentanze dalla partita. Ancora una volta, abbiamo avuto conferma di quanto stava accadendo dall’azienda Busitalia e non dalla Regione, che, fatto salvo un primo ed unico incontro avvenuto ormai tempo fa, non ha più ritenuto utile confrontarsi sul tema".
"In sostanza - affermano ancora i sindacati - i tagli si faranno, concordati tra azienda, Regione e Comuni, mentre i lavoratori e i cittadini sono unicamente chiamati a pagarne le conseguenze". A fronte di questa situazione i sindacati umbri del trasporto hanno confermato lo stato di agitazione del personale: "Come organizzazioni dei lavoratori siamo pronte a difendere il trasporto pubblico locale umbro con la mobilitazione e chiediamo a tutti gli utenti, gli studenti, i pensionati, gli abbonati di sostenerci in questa battaglia".