"La legge 199 sul caporalato funziona ma va applicata, dalla prevenzione alle normative ispettive. Prefetti e istituzioni devono adoperarsi, è una legge che non va smontata. Ora, però, bisogna confrontarsi su una situazione che è una giungla". Lo ha detto Ivana Galli, segretaria generale della Flai Cgil, nel corso della presentazione del quarto rapporto Agromafie e caporalato dell'Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil, stamani a Roma. "Abbiamo voluto mappare quello che succedeva nelle campagne da Nord a Sud e ci hanno tacciato come un sindacato non moderno, ma poi abbiamo visto e fatto vedere come questo fenomeno fosse molto attuale e moderno - ha osservato -. Negli ultimi 20 anni è cambiato il core business della criminalità si è spostato nell'agroalimentare. Non ci possiamo permettere di lasciare il mondo del lavoro in agricoltura nelle mani della criminalità, per di più un lavoro che è stagionale al 90%". 

Galli ha parlato anche dei voucher: "Allargare la normativa sui buoni lavoro non serve, perché in agricoltura è possibile assumere anche per una sola giornata, il contratto di lavoro appena siglato offre possibilità di flessibilità e viene incontro alle esigenze delle aziende. Altro è semplificare le procedure di acquisto dei voucher, andando di fatto a cancellare il contratto e destrutturare il lavoro agricolo".

 "Il ruolo del sindacato è importante nella lotta al caporalato. SI tratta di un ruolo di stimolo, controllo e anche di legalità nei luoghi di lavoro". Così il presidente della Camera, Roberto Fico, intervenendo nel corso dell'iniziativa. "Sono andato a San Ferdinando a visitare la tendopoli per capire - ha riferito -: ci sono delle situazioni incredibili, che derivano anche dalle aziende agricole che fanno contratti falsi agli italiani. Le persone percepiscono la disoccupazione quando finisce la stagione, e le aziende prendono i finanziamenti europei: chi lavora, alla fine, sono solo i migranti sfruttati".

"Nessuno pensi di rimettere mano sulla legge del caporalato, vanno bene azioni collaterali, ma non riapriamo cantieri che non vanno riaperti". Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Non possiamo passare da una stagione dove abbiamo creato la dignità del lavoro ad una stagione in cui la monetizziamo", ha avvertito, "non deve essere una sfida a tornare indietro e tornare ai voucher che fanno saltare i contratti".

Nel settore agricolo, come dimostra il rapporto, i migranti "sono una risorsa", e questo si ricollega direttamente alla politica del governo sull'immigrazione: "Sappiamo che le battaglie di civiltà si combattono quotidianamente. E se non fai così, prima o poi ti accorgi che vengono a prendere anche te. Non è vero che questo Paese non abbia bisogno dei migranti - per Camusso -, ma abbiamo bisogno di regolamentare i flussi e cambiare la legge Bossi Fini, bisogna sconfiggere la paura. Per farlo è necessario pensare prima ad essere umani, invece di pensare al profitto".

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