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La polizia in assetto anti-sommossa ieri (17 maggio) ha sgomberato oggi il campo OccupyAbai, nel centro di Mosca, in seguito alla denuncia degli abitanti del posto che lamentavano il disturbo della quiete pubblica da parte dei manifestanti.
Per quasi una settimana il variegato movimento anti-Putin aveva messo in piedi una sorta di 'Zuccotti Park' russo, tra seminari sulla Primavera Araba, spettacoli teatrali, canti e discussioni politiche. La polizia aveva dato tempo fino alle 12 di oggi per sgombrare, ma all'improvviso alcuni agenti alle prime luci dell'alba hanno iniziato a spingere gli 'occupanti' verso la vicina stazione della metropolitana, Chistye Prudy. Gli occupanti, poi, si sono trasferiti in piazza Kudrin.
Dopo oltre 40 arresti in poco più di 48 ore - tra cui la leader ecologista Evghenja Chirikova e l'attivista Ilya Yashin, condannato ieri a 10 giorni di detenzione per resistenza a pubblico ufficiale - l'opposizione sta ora cercando il modo di rendere permanente e piu' sicuro l'Occupy moscovita allestito all'indomani della manifestazione, il 6 maggio, contro il ritorno al Cremlino di Vladimir Putin, finita in scontri e centinaia di fermi.
Oggi è sfumata, dopo un rocambolesco consiglio comunale, l'ipotesi di alcuni deputati locali a Mosca di conferire lo status di "festival" al campo dell'opposizione in stile Occupy. L'idea del festival era stata lanciata da una deputata indipendente del quartiere Presnesnky, per la prima volta da quest'anno controllato dall'opposizione.
Il consiglio, che doveva deliberare sullo status di festival, però, non ha raggiunto il quorum necessario: una deputata del partito putiniano Russia Unita si è sentita improvvisamente male, mentre i comunisti sono usciti per una pausa e mai più rientrati, come racconta oggi il The Moscow Times.
Allo stesso tempo il Tverskoi Bulvar, la nuova location proposta per spostare in modo definitivo l'Occupy russo e trasformarlo nel festival "Estate della libertà", è stato chiuso giovedì per dubbi "lavori di ristrutturazione", che andranno avanti fino a settembre.
Intanto, oggi alla Duma di Stato si discute un progetto di legge proposto dal partito di maggioranza Russia Unita che prevede l'aumento delle multe per le manifestazioni "illegali". Se il documento sarà approvato, si arriverà a multe da un milione di rubli (32.000 dollari) per i partecipanti e 1,5 milioni per gli organizzatori. I detrattori del disegno di legge, tra cui l'ex ministro delle Finanze Alexei Kudrin, hanno definito "draconiana" l'iniziativa, mentre i tre partiti di minoranza alla Camera bassa del parlamento russo, hanno annunciato il boicottaggio del documento. I manifestanti, nel frattempo, stanno cercando tramite Twitter di trovare una soluzione "sicura", nonostante le autorità abbiano già avvisato che non permetteranno l'insediamento di un nuovo campo.