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Da Ken Loach a Laurent Cantet, dai fratelli Dardenne a Lars von Trier, un saggio che rappresenta una vera e propria mappa del cinema sul lavoro nei nostri anni, ricostruendo la filmografia e analizzando le opere di molteplici registi che ne hanno saputo documentare contesti, cambiamenti e conseguenze psico-sociali. Questa la materia trattata da Emanuele Di Nicola in La dissolvenza del lavoro, libro pubblicato da Ediesse che verrà presentato giovedì 20 giugno alle ore 18 presso la Sala Zavattini dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.
Da film manifesto come Full Monty alle provocazioni estreme come Il grande capo, passando per la strada italiana di Smetto quando voglio: in sei capitoli divisi per temi, vengono analizzati oltre cinquanta titoli, decifrando lo stile degli autori, dal realismo sociale di Loach al cinema hollywoodiano de Il diavolo veste Prada; dalla commedia alla tragedia, dal lieto fine al pugno nello stomaco. Una vera e propria bussola per orientarsi nel cinema del nostro tempo colpito dalla disoccupazione, con la curatela di una scheda tematica per ognuna delle cinquanta pellicole selezionate. A raccontare la crisi e i cambiamenti nelle professioni del cinema, dal primo decennio del Duemila in poi, ci saranno, insieme all’autore, Gabriella Gallozzi, giornalista e critica cinematografica, Antonio Medici, coordinatore generale scuola d'arte cinematografica Gian Maria Volontè, il giornalista e scrittore Bruno Ugolini e Vincenzo Vita - Presidente Aamod.
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