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La disoccupazione torna a salire in Italia. Il tasso a febbraio è pari all'11,7%, secondo i dati provvisori dell'Istat, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio. L'Istat stima che i disoccupati a febbraio siano aumentati di circa 7.000 unità, con un aumento percentuale dello 0,3% che sintetizza un dato di crescita tra gli uomini e di calo tra le donne.
Il taglio degli incentivi, evidentemente, si fa sentire. Più del Jobs Act e della flessibilità sul mercato del lavoro, hanno fatto finora influito gli sgravi fiscali da 8mila euro l'anno per le assunzioni garantiti dalla legge di Stabilità 2015.
A febbraio 2016, però, secondo l'Istat, il tasso di disoccupazione giovanile diminuisce al 39,1%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. L'Istituto di statistica precisa poi che dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.
Nell'ultimo mese, però, è cresce tra i 15-24enni il tasso di occupazione (+0,2 punti fino al 15,6%) e cala l'inattività (-0,3 punti al 74,3%).
A febbraio ci sono 97 mila occupati in meno a causa della riduzione dei lavoratori permanenti. Questi sono 92 mila in meno in un mese, secondo i dati provvisori dell'Istat. Per i dipendenti a tempo indeterminato è il primo calo da inizio 2015.
"Dopo la forte crescita registrata a gennaio 2016 (+0,7%, pari a +98 mila) - spiega l'istituto - presumibilmente associata al meccanismo di incentivi introdotto dalla legge di stabilità 2015" il calo dell'ultimo mese riporta i dipendenti permanenti ai livelli di dicembre 2015.