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Non si ferma poi la corsa dello spread che è ormai vicino ai massimi toccati nell'era Berlusconi: il differenziale Btp Bund ha raggiunto in apertura i 545 punti, 9 in più rispetto alla chiusura di ieri, con il rendimento dei nostri titoli che schizza al 6,69 per cento. Poi però il differenziale è sceso a 527 punti base, con il rendimento dei Btp al 6,52%.
Massimo storico in mattinata per i bonos spagnoli, a 647 punti, con un rendimento mai raggiunto dalla creazione di eurolandia, il 7,659%. Anche qui nel corso della mattinata lo spread si è però ridotto.
A metà mattinata Piazza Affari, dopo un avvio volatile, tenta la strada del rialzo. Il Ftse Mib sale dell'1,25% e il Ftse All Share dello 0,74% guidati da Ubi (+4,19%), Telecom (+3,04%), Fiat (+2,86%) e dagli altri bancari.
Ad aggravare la situazione però c'è il nuovo colpo alla stabilità europea inflitto dall'agenzia Moody's, che ha annunciato di aver rivisto il giudizio sul fondo salva-stati, l'European Financial Stability Facility (EFSF), abbassando da stabile a negativo l'outlook.
All'origine della decisione, ha spiegato l'agenzia, il taglio di appena due giorni fa delle prospettive di Germania (che controlla il 29,1% del fondo di garanzia), Olanda (6,1%) e Lussemburgo (0,3%). Moody's, che ha per il momento confermato il rating di tripla A, ha anche lanciato un monito sul fatto che "un indebolimento dell'impegno dei paesi dell'area euro verso l'Efsf, potrebbe avere un impatto negativo sul giudizio" del Fondo.
Ultimo aggiornamento ore 10:37