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Sabato 29 settembre la Cgil ha festeggiato il suo 106esimo compleanno aprendo al pubblico il palazzo storico di Corso d'Italia 25. È stata un'occasione non solo per celebrare un importante fatto storico - scrive la confederazione sul suo sito -, ma anche per aprirsi ai cittadini, ai lavoratori alle tante persone che si chiedono, in un momento molto difficile, quale futuro avrà la rappresentanza sociale nel nostro Paese. E anche per spiegare perché è fondamentale ripartire da un nuovo Piano del lavoro.
"Per fortuna oggi manca la guerra, ma di ricostruzione abbiamo bisogno come allora". Così il segretario generale Susanna Camusso ha spiegato il riferimento al Piano del Lavoro di Giuseppe Di Vittorio e della necessità – oggi come nel dopoguerra – di ripartire dal lavoro e dai giovani. Camusso ha ricordato anche i progetti su cui il sindacato ha intenzione di lavorare nei prossimi mesi proprio nella sala della sede di Corso d'Italia, intitolata con il nome del grande dirigente sindacale in occasione di questa ricorrenza.
“Abbiamo deciso di festeggiare pur in un periodo così difficile – ha spiegato Camusso – per lanciare il messaggio principale: non bisogna rassegnarsi, vogliamo ripartire dal lavoro e dalle tante cose da fare per il nostro Paese”. Dovranno essere i giovani, con la loro freschezza e vitalità a dare il contributo di innovazione che serve a partire dalla riconversione sostenibile dell'economia e dall'intervento sul dissesto idrogeologico del Paese. Solo così si potrà rispondere a un paese impaurito e impoverito. “Oggi l'Italia è un Paese ferito e pieno di cerotti - ha spiegato Camusso - e non mi riferisco soltanto all'aspetto economico. L'Italia è ferita anche e soprattutto dal punto di vista ambientale e del dissesto idrogeologico. Sono ferite che hanno bisogno di essere curate e c'è una relazione tra il dare lavoro ai giovani e l'idea di una cura del paese. Il centro della nostra idea, su cui stiamo lavorando è la cura del paese e il coinvolgimento dei giovani".
Camusso ha anche annunciato la decisione della Cgil di rendere permanente la ricorrenza. "Ogni anno apriremo la sede nazionale ai cittadini per festeggiare insieme i compleanni del sindacato e per stare insieme per ragionare sul futuro". Auguri al sindacato sono arrivati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal presidente del Senato, Renato Schifani e della Camera, Gianfranco Fini. Alla festa hanno partecipato attori e artisti, sono stati letti brani di discorsi storici di Di Vittorio e di altri dirigenti della confederazione e un gruppo di giovani artisti ha offerto altri sette quadri che andranno ad arricchire la raccolta d'arte di Corso d'Italia.