“La spending review nasce proprio per evitare i tagli orizzontali messi a punto dall'ex ministro Tremonti. E riprende una iniziativa avviata dall'esecutivo Prodi. Mi sembra che sia una mossa logica e coerente”. Fiorella Kostoris, economista e docente alla Sapienza di Roma, intervistata da Il Messaggero, dice di essere ottimista. “Non credo ci siano molte alternative – spiega –. O si fanno tagli selettivi e mirati oppure si taglia ovunque o, peggio ancora, si aumenta ulteriormente l'Iva”. Anche se, ammette, “Non credo però che tutto quello che prevede la spending review possa essere attuato in fretta e bene. L'obiettivo mi sembra quello di recuperare circa 4,2 miliardi quest'anno. Del resto i settori sono stati ben individuati e circoscritti. Insomma, sono ottimista. Soprattutto condivido la scelta di coinvolgere nei processi di razionalizzazione e taglio degli sprechi proprio i cittadini, che potranno dare un valido contributo. In passato in generale in Italia i governi sono stati percepiti come qualcosa di ostile e lontano dalla popolazione. adesso si tenta una collaborazione nuova. E questo è già un ottimo risultato”.