'Le voci di scissione nel Pd sono una sciocchezza, roba inesistente. Ma non giova a nessuno accentuare lo scontro e sarebbe un errore gravissimo non trovare un'intesa sul Jobs act'. Lo afferma il deputato del Pd Guglielmo Epifani in un'intervista al Corriere della Sera in cui sottolinea la necessita' di mantenere il reintegro.
'La riforma del lavoro va affrontata. Serve un mercato del lavoro piu' moderno, equo e inclusivo, cominciando dagli ammortizzatori sociali, che devono arrivare a coprire in maniera non occasionale le persone che hanno contratti di lavoro precario. Diritti che vanno estesi a maternita' e salute', dice l'ex segretario della Cgil.
Sull'articolo 18, 'la via maestra è quella del contratto di lavoro a garanzie crescenti. Ha il pregio, se si riducessero i contratti a quattro o cinque tipologie, e su questo la delega non e' chiara, di semplificare le modalita' di assunzione', osserva Epifani, secondo cui 'superato il periodo di prova di tre anni, il reintegro deve rimanere, magari affinandolo. Per tre motivi: è previsto in molti ordinamenti europei, a cominciare dalla Germania; l'abbiamo modificato in modo restrittivo solo due anni fa; infine, se lo togliessimo, finiremmo per dividere nella stessa azienda lavoratori assunti in tempi diversi. Cosa che è contro il buon senso, contro l'interesse dell'azienda e contro la Costituzione'.
Jobs Act: Epifani, sciocco dividersi ma reintegro resti
22 settembre 2014 • 00:00