“Un altro importante tassello a favore della Fiom contro la discriminazione sindacale nelle aziende Fiat”. È questo il commento del segretario provinciale dei metalmeccanici Cgil-Agb Fabio Parrichini che, questa mattina, in tribunale a Bolzano, rappresentato dall’avvocato Mauro De Pascalis - si è aggiudicato la battaglia intrapresa contro l’Iveco, condannata per condotta antisindacale.
Il giudice del lavoro Eliana Marchesini ha infatti accertato l’antisindacalità, ai sensi dell’articolo 28 St. lav., dell'Iveco che “veniva meno all’obbligo – si legge nella sentenza – di dar corso alla richiesta di cessione del credito per disposizione della trattenuta di quota sindacale sulle retribuzioni dei lavoratori che hanno manifestato tale volontà”. In altre parole, dal gennaio 2012, la società non provvedeva alla trattenuta economica in busta paga relativa alla delega sindacale sottoscritta dai lavoratori che aderivano alla Fiom.
“La condotta antisindacale – conclude Parrichini – è consistita nel comportamento da parte del datore di lavoro diretto a limitare l’esercizio della libertà e dell’attività sindacale, nonché del diritto di sciopero. Di fatto, così facendo, l'Iveco non consentiva una regolare iscrizione alla Fiom".
Iveco condannata per condotta antisindacale
Il giudice dà ragione alla Fiom: "Un altro importante tassello contro la discriminazione sindacale nelle aziende Fiat", commentano i metalmeccanici Cgil di Bolzano
27 giugno 2012 • 00:00