Ieri si è svolto presso il ministero dello Sviluppo economico un incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, a fronte della decisione intrapresa da Italtel di vendere la quota azionaria di controllo a fondi di private equity.
La Fiom "ha dichiarato al ministero dello Sviluppo economico che la direzione intrapresa potrebbe compromettere quanto realizzato fino ad oggi per mantenere l'integrità dell'azienda e salvaguardare i posti di lavoro". Lo dichiara Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom Cgil.
L'Italtel, da parte sua, "ha sempre dichiarato di essere interessata all'ingresso nell'azionariato del cosiddetto fondo pubblico privato “salva imprese”, nato dall'Investment compact, che dovrebbe ricapitalizzare aziende con adeguate prospettive industriali e di mercato, ma con temporanei squilibri patrimoniali e finanziari, al fine di ripristinarne la redditività a lungo termine. Tale fondo, che dovrebbe nascere a fine anno, non avendo carattere speculativo, garantirebbe un investimento “paziente”, ideale per chi, come l'Italtel, ha la necessità di investire in ricerca e sviluppo e sui prodotti proprietari".
La Fiom "ha chiesto al ministero dello Sviluppo economico di avviare una fase di interlocuzione con tutti gli azionisti dell'azienda affinché si possa prevedere, non appena sarà attivo, l'ingresso del fondo nell'azienda. La Fiom ha inoltre richiesto di avviare una fase di monitoraggio presso il Mise riguardo il possibile ingresso di un fondo di private equity come azionista di maggioranza, affinché non vengano messi in discussione, in un eventuale nuovo piano industriale, il perimetro dell'azienda e l'accordo sottoscritto a febbraio 2015 che prevedeva il rientro, nel 2016, di tutte le lavoratrici e i lavoratori in cassa integrazione, attraverso percorsi di riqualificazione".
Il ministero dello Sviluppo economico si è reso disponibile ad avviare l'interlocuzione con gli azionisti di Italtel e la fase di monitoraggio. È stato quindi fissato un nuovo incontro per il prossimo 14 settembre. La Fiom "considera negativo il fatto che uno strumento come il fondo salva imprese non sia ancora disponibile. Seguirà con la massima attenzione l'operazione di vendita della quota azionaria di maggioranza di Italtel affinché non ci siano ripercussioni negative su lavoratrici e lavoratori che hanno già pagato un prezzo salatissimo per garantire continuità all'azienda", conclude Turi.
Italtel: Fiom, tenere attenzione alta su assetti proprietari
21 luglio 2015 • 00:00