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Il 28 aprile undici lavoratori di Tech Mahindra, azienda partner di Italtel che applica il contratto del commercio, sono stati licenziati. Tech Mahindra è una multinazionale indiana specializzata in servizi e soluzioni It, entrata in Italia proprio in virtù di un accordo di cooperazione commerciale e collaborazione industriale con lo storico gruppo italiano di telecomunicazioni. Una collaborazione che ha determinato il fatto che alla fine del 2014 quaranta lavoratori di Italtel sono stati assunti dall'azienda di Mumbai.
“La Fiom – dichiara Roberta Turi della segreteria nazionale – ritiene molto grave che Tech Mahindra, a fronte di un calo di attività, abbia licenziato dei lavoratori rendendosi totalmente indisponibile a gestire il problema con strumenti non traumatici. Questi licenziamenti sono un brutto segnale anche per tutti i lavoratori di Italtel. L'accordo con Tech Mahindra doveva portare a uno sviluppo del portafoglio e a una migliore capacità di stare su un mercato competitivo, espandendo la presenza nell'It e consentendo ad entrambe le aziende di crescere.”
“Il fatto che quella collaborazione – continua – abbia portato invece a dei licenziamenti getta un'ombra anche sulla prossima operazione che si appresta a compiere il gruppo di telecomunicazioni, ovvero l'acquisizione della quota di controllo, fino al 100% del capitale di Italtel, da parte del gruppo Exprivia, altro suo partner. Il closing dell’acquisizione è slittato più volte e l'esclusiva per la negoziazione e definizione degli accordi vincolanti necessari a formalizzare l’intesa preliminare raggiunta il 22 dicembre e la loro approvazione da parte da parte dei principali organi competenti, è stata estesa al 31 maggio 2017.”
“Il 10 maggio prossimo le organizzazioni sindacali, preoccupate per il futuro delle due aziende, che rischiano di mettere insieme due debolezze e di trovarsi poi a fare i conti con risultati pessimi come quelli conseguiti con l'alleanza con Tech Mahindra, si confronteranno al ministero dello Sviluppo economico con Exprivia per avere chiarezza su come quest'acquisizione si inserisce nel suo piano industriale e quali investimenti sono previsti.”
“La Fiom – conclude Turi – ritiene che il governo debba vigilare attentamente sul futuro di Italtel, a tutela dell'occupazione e di competenze strategiche per il paese, anche proponendo collaborazioni industriali alternative più credibili di quelle messe in campo fino ad ora.”