Si è svolto oggi (lunedì 2 maggio) al ministero dello Sviluppo economico l'incontro di verifica della situazione di Italtel e di monitoraggio rispetto a Exprivia, il soggetto industriale interessato ad acquisirne la maggioranza delle azioni. Italtel, che si è detta soddisfatta di com'è andata sul mercato, dove è cresciuta in termini di ricavi, ha dichiarato di aver chiuso il bilancio 2015 con 441 milioni di ricavi, un margine operativo lordo di 31,2 milioni e un Ebitda di circa 30 milioni. Profittabilità e margine, invece, costanti rispetto al 2014.

Rispetto all'operazione di acquisizione della maggior parte delle azioni da parte di Exprivia, azienda che fornisce servizi nell'It, Italtel non ha voluto fornire i chiarimenti richiesti dai sindacati sui termini dell'accordo tra le parti, banche incluse, che dovrebbe chiudersi entro giugno. L'unica informazione che è stata data, è che ci sarà un aumento di capitale che vedrà anche la partecipazione fino a un 20% di Cisco, partner di Italtel.

Secondo Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom, “è stato un incontro insoddisfacente. Come sindacato, siamo molto preoccupati per questo cambiamento negli assetti azionari. Non riusciamo a capire come un'azienda come Exprivia, che ha chiuso il 2015 con 144 milioni di ricavi, possa diventare di fatto proprietaria di un'azienda che nel 2015 ne ha fatti 441. L'azienda ci ha fornito rassicurazioni rispetto al piano industriale, che al momento non ci è dato di conoscere, ma riteniamo che gli aspetti finanziari non siano affatto secondari e ci fanno dubitare di tutta l'operazione in corso”.

“I lavoratori Italtel – continua la sindacalista – hanno già pagato caro in passato avventure finanziarie che non vogliamo si ripetano. Perciò, abbiamo chiesto all'azienda di essere più trasparente e d'incontrarci nuovamente prima della chiusura di qualsiasi accordo. Il ministero dello Sviluppo economico ha condiviso la nostra preoccupazione, per questo chiederà di incontrare Exprivia e ha già fissato un nuovo incontro con Italtel per il 6 giugno”.

“Come Fiom – conclude la dirigente sindacale –, chiediamo al Governo di verificare fino in fondo l'affidabilità di Exprivia, e annunciamo già da ora che metteremo in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie, nel caso in cui tale soluzione ci apparisse pericolosa per il futuro occupazionale e industriale di un'azienda che è stata salvata anche grazie a tanti sacrifici fatti dalle lavoratrici e dei lavoratori”.