L'appuntamento è per le 13.00 di oggi (25 ottobre) al Ministero dello Sviluppo Economico e poi si andrà avanti "a oltranza”, anche fino a domani, per cercare di arrivare a una soluzione per la vertenza di ItaliaOnLine, la internet company nata a giugno 2016 dalla fusione per incorporazione di Italiaonline in Seat Pagine Gialle, e dei suoi oltre 700 dipendenti.

Nell'ultimo incontro al Mise, lo scorso 20 ottobre, accompagnato dallo sciopero e dal presidio dei lavoratori, i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil erano riusciti ad ottenere alcune "leggere aperture” sulla gestione delle modalità di applicazione del piano “che finora non erano affiorate”. L'obiettivo è naturalmente quello di scongiurare gli imponenti tagli al personale previsti dall'azienda, che si erano subito tradotti in 417 casse intergrazioni a zero e 283 a rotazione per 4 giorni al mese. Ma proprio sulla cassa integrazione a zero ore l'azienda ha fatto una parziale marcia indietro, impegnandosi nell'ultimo incontro a non inviare le lettere ai lavoratori.

Resta però forte la preoccupazione sulle intenzioni aziendali. Secondo i sindacati, infatti, dalla ripartizione numerica territoriale della cigs si evincerebbe che l’obiettivo aziendale è anche un altro: l’abbandono di alcuni presidi territoriali, tra cui Roma, dove, su un organico di 109 dipendenti, 83 dovrebbero andare in cigs a zero ore, per essere licenziati tra 24 mesi.