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“Non c'è e continua a non esserci lavoro. Il consiglio, quindi, è quello di mettere nel cassetto la propaganda e provarsi a misurare con i problemi reali del paese”. Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, commenta i dati sull'occupazione, diffusi stamattina dall'Istat.
La notizia di oggi, prosegue il dirigente sindacale, “con una disoccupazione in crescita, non si può sottacere; anche perché, molto incautamente, nei giorni scorsi si sono levate grida di gioia, quando sono stati diffusi dal ministero del Lavoro i numeri sull'aumento di contratti a tempo indeterminato nel primo biennio dell'anno. L'occupazione in Italia non aumenta, ciò che aumenta sono invece i disoccupati, per un tasso di disoccupazione che è circa il doppio di quello della Germania”.
In più, aggiunge Solari, “i dati disaggregati delle nuove assunzioni ci mostrano che il 'boom' delle assunzioni a tempo indeterminato dei primi due mesi, in attesa delle tutele crescenti, sono frutto della sostituzione di altre forme. Chiunque sia dotato di buon senso, e alla larga della propaganda, avrebbe potuto prevederlo. Senza dimenticare l' 'effetto diga': le imprese, negli ultimi mesi dello scorso anno, hanno ritardato le assunzioni, in attesa degli sgravi previsti dalla legge di Stabilità”. Per il segretario confederale della Cgil, “ci troviamo ancora all'interno del girone infernale della crisi, nella quale siamo invischiati da anni. La cosa ci fa tutt'altro che piacere, in attesa degli effetti reali previsti dal Jobs act. Il consiglio, quindi, è quello di mettere nel cassetto la propaganda, e provarsi a misurare con i problemi reali del Paese”, conclude Solari.